di Costanza Miriano
Erano mesi che lo dicevamo per scherzo. Il primo capitolo lo abbiamo fatto a San Giovanni in Laterano, il secondo a San Paolo fuori le mura. E il terzo che facciamo, san Pietro?
Sì, bum.
E invece sì, è così, oggi lo possiamo annunciare ufficialmente.
Il 2 ottobre 2021 aspettiamo tutti coloro che vogliono pregare e ascoltare catechesi sulla preghiera, e partecipare a una messa sulla tomba di San Pietro, nella basilica che è il cuore del cuore della cattolicità: la Basilica di San Pietro!
Quello scherzo è diventato realtà, perché il Signore ha proprio un gran senso dell’umorismo, e ci ha fatto questo regalo.
Gli iscritti avevano già superato la massima capienza consentita (con le norme Covid) sia di San Giovanni in Laterano che di San Paolo fuori le Mura. Così abbiamo scritto alla segreteria del cardinal Gambetti, per fare questa richiesta folle.
So che in tanti penseranno a chissà quali nostri agganci tra le alte sfere, e invece no, davvero. Abbiamo chiesto una mail alla quale mandare questa stravagante richiesta, e abbiamo avuto l’indirizzo di una signora che prima o poi devo abbracciare; così la mail è finita all’ufficio liturgico.
Devo avere scritto di notte, dopo una passeggiata sul Monte Rosa e una corsa di 10 km sul lago Maggiore, quindi probabilmente con gli occhi che mi si chiudevano, e mio marito che si chiedeva perché gli sia capitata una moglie che investe così tanto tempo dietro le cause perse. Fatto sta che alle tre di notte non sapevo più bene cosa stessi scrivendo, e ho chiesto il permesso di leopardare san Pietro (copyright del mio amico Stefano). E’ la verità, parola. Non me lo ricordavo neanche ma ieri mi hanno mostrato la mail.
Niente. Ci hanno ricevute. Volevano capire cosa intendessimo.
Che devo dire? Siamo grate alla madre Chiesa, incredule e grate.
Penso che dobbiamo questo miracolo al fiume di bene che avete fatto voi, confratelli wifi, aiutando chi ha avuto bisogno nei mesi del lockdown. Il fiume di bene che avete fatto, tutte le offerte che avete fatto e che abbiamo fatto arrivare nei conti di chi aveva bisogno, e tutto il lavoro di Monica per mettervi in contatto, hanno messo in moto la dinamica del centuplo. È così, io l’ho sperimentato tante volte. Quando ti metti a disposizione, il Signore i miracoli te li tira dietro.
Ora, per i nuovi non mi rimetto a tediarvi con tutta la spiegazione del Monastero wifi, cosa sia e come sia nato (potete leggere gli articoli postati) ma in sintesi la cosa è questa.
È un incontro per persone che vogliono vivere sul serio il loro battesimo e che cercano un aiuto a vivere con più profondità e fedeltà la propria fede nel quotidiano, con un cuore unitario, questo è il senso in cui usiamo la parola monaci. Il primo capitolo lo facemmo sulla necessità di avere un progetto di vita spirituale (19 gennaio 2019), fissando cinque pilastri: la Parola di Dio, la preghiera, la confessione, l’eucaristia e il digiuno. Il secondo (19 ottobre 2019) sulla Parola di Dio.
Il terzo sarà sulla preghiera.
Stiamo facendo gli ultimi aggiustamenti sugli orari, ma si potrà entrare dalle 8, e dopo saluti e lodi avremo una catechesi di Monsignor Antonio Grappone su cosa sia la preghiera per noi cattolici, poi Padre Maurizio Botta ci dirà cosa dice la Parola di Dio della preghiera, e Monsignor Pierangelo Pedretti ci darà qualche arma per il combattimento spirituale che ci tocca fare ogni volta che cominciamo a pregare: essendo il punto di riferimento spirituale di tutta la squadra che organizza, abbiamo fatto un ritiro su questo e vi assicuro, ci sarebbe da farne altri dieci. La messa poi verrà celebrata da don Fabio Rosini (la prima volta nella storia della Chiesa in cui a celebrare su quell’altare sopra la tomba di San Pietro sarà un sacerdote “semplice”): tutti i sacerdoti che desiderano concelebrare ce lo facciano sapere, i paramenti sono a disposizione in sacrestia. Dopo la pausa pranzo (i secchioni possono restare dentro a dire il rosario, ma io per chi può voto panino) e l’affidamento a san Giuseppe, della preghiera del cuore ci parlerà don Luigi Maria Epicoco mentre l’adorazione (con una riflessione finale sui frutti della preghiera, che deve portarci a farci carico dei fratelli, sennò è solo un parcheggio spirituale) verrà guidata da don Massimo Vacchetti.
Ci si potrà confessare tutto il giorno, grazie ai confessori ordinari e straordinari di san Pietro, per chi non è riuscito a confessarsi il giorno prima: facciamo che nessuno torni a casa coi peccati con cui è partito…
Entro le 17 la Basilica dovrà essere vuota (chiusura alle 18), per cui i baci e i selfie li faremo fuori, che comunque col colonnato è sempre un bello sfondo, altro che lo specchio del bagno.
Per questi limiti di tempo non abbiamo potuto arruolare tutti quelli che avremmo desiderato, e in più qualcuno non poteva per motivi geografici, di salute o per dei matrimoni (alcuni col cuore spezzato per dover dire di no, cito solo fra gli altri padre Serafino Tognetti che ha provato tutte le possibilità incluso farsi paracadutare da un elicottero sul cupolone, ma non c’erano proprio i tempi tecnici ), ma insomma, abbiamo i nomi per la prossima volta (solo che non c’è modo di avere una basilica più grande di questa, quindi vedremo che si inventa il Signore)
Questo è il modulo di iscrizione:
Qualche informazione pratica: come per tutte le funzioni liturgiche non è richiesta nessuna certificazione, ma per amore dei fratelli sarebbe bello poter arrivare tutti, volontariamente e non costretti, vaccinati e non, con un tampone fatto.
Le distanze di sicurezza, le mascherine e i termoscanner già li sappiamo.
Ovviamente non si paga nulla per iscriversi, e la Basilica ci accoglie gratuitamente, ma ci saranno delle spese logistiche, per cui per il nostro conto – che abbiamo dovuto aprire, ma con la promessa di tenerlo sempre vuoto! – abbiamo adottato la logica di san Giuseppe Moscati: “chi può metta, chi non può prenda” (Iban IT24O0760101400001048662439). Quindi se potete darci una mano, sapete che poi tutto quello che rimarrà una volta coperte le spese (sedie, fiori, servizio elettrico, amplificazione, insomma le spese extra rispetto a una giornata normale di san Pietro, più viaggi dei relatori se serve) e data un’offerta a chi ci ospita senza chiedere nulla, andrà ai poveri come abbiamo sempre fatto.
Seguirà un post con le istruzioni pratiche, qualche dritta per dove parcheggiare, il consiglio se possibile di organizzare i bambini a casa con delle baby sitter perché a san Pietro purtroppo non ci sono luoghi adatti, e stiamo cercando una soluzione a circa 1km e mezzo, ma che avrà una disponibilità limitata, e poi luoghi dove mangiare (ci sarà il tempo di uscire e rientrare), info su guardaroba e deposito bagagli, il badge da stampare, col quale si potrà entrare (mentre per i non monaci la basilica quel giorno sarà chiusa). Chiediamo a chi si sia già iscritto ma non possa più venire di comunicarcelo, in modo da non “rubare” il posto a qualcuno: si può fare o modificando il modulo di iscrizione, oppure scrivendo una mail a
capitolo.monasterowifi@gmail.com
Chi invece si era già iscritto stia tranquillo, è iscritto anche se è cambiata la sede.
Cercheremo di organizzare uno streaming in modo che chi non possa venire a Roma segua bene da casa; si possono fare foto per uso privato, ma non da pubblicare su giornali o altri massmedia, chi invece vuole pubblicare qualcosa (a parte i social) deve chiedere alla direzione del servizio comunicazione.
E niente, che dire, grazie alla nostra cara madre, la Chiesa, e grazie al Cardinal Gambetti che in comunione con il Papa vuole che a san Pietro, piuttosto che fare i turisti, si preghi. Grazie per la fiducia e la disponibilità, cercheremo di entrare con il cuore pieno di stupore e gratitudine: siamo un popolo di persone che vogliono amare Dio NELLA Chiesa, e questa carezza ci fa un bene incredibile.
Fonte: il blog di Costanza Miriano